Le carte trevigiane (o “trevisane”) sono una variante regionale di carte italiane, diffuse principalmente in Veneto e in Friuli Venezia-Giulia, ad eccezione di Trieste, che utilizza invece carte triestine.
Le carte trevigiane sono caratterizzate da colori accesi e vivaci, come rosso, blu e giallo e fanno parte delle carte di seme italiano, così come anche le carte trentine e triestine.
Vediamo quindi come nascono, cosa differenzia le carte trevigiane dalle altre e come usarle per giocare a carte!
Le carte trevigiane sono un tipo di mazzo da gioco originario della città di Treviso; la loro storia risale al XV secolo, quando la città era un importante centro per la produzione di carte da gioco, al pari di Firenze e Bologna.
Un mazzo di carte trevigiane può essere composto da 40 o da 52 carte di forma particolarmente allungata (49×104 mm o 51×103 mm), divise in 4 semi: coppe, spade, denari e bastoni.
Le carte trevigiane si distinguono per il loro design, caratterizzato da figure stilizzate e – come dicevamo – colori vivaci.
Molte delle carte trevigiane presentano inoltre più decori, rispetto ad altre carte italiane, come motivi floreali, figure mitologiche e simboli tradizionali.
Nello specifico, per fare qualche esempio:
La diffusione delle carte trevigiane si fa risalire al periodo compreso tra il XIII e il XIV secolo, ma ovviamente non erano uguali alle carte con cui giochiamo oggi: in un mazzo risalente al 1462, oggi conservato al museo H. Fournier a Vitoria-Gasteiz in Spagna, tutti i numerali di spade presentavano una corona, mentre in altre varianti antiche era presente il Leone di Venezia su alcune carte di denari oppure lo stemma di Marsiglia.
Il disegno in uso ancora oggi si è consolidato all’incirca nel XIX secolo e la loro diffusione si deve soprattutto alla ditta Dal Negro di Treviso.
La principale caratteristica distintiva delle carte trevisane è però decisamente la presenza dei proverbi sugli assi:
Le carte trevigiane hanno mantenuto la loro popolarità nel corso dei secoli e sono diventate un’icona della tradizione italiana.
Oggi vengono utilizzate ovviamente per giocare, ma non solo: anche come oggetti da collezione e souvenir, dato che sono ormai un simbolo della città di Treviso.
Le carte trevigiane possono essere utilizzate per una vasta gamma di giochi, tra cui:
Puoi giocare a scopa (o alle più note varianti della scopa) con le carte trevigiane seguendo le normali regole del gioco, esattamente come faresti se giocassi a scopa con le carte napoletane.
In qualsiasi osteria in Veneto puoi richiedere un mazzo di carte trevigiane e metterti a giocare come tradizione comanda, affiancati da un buon calice di vino della casa!
Anche per fare una partita a Briscola con le carte trevigiane puoi seguire le regole che già conosci, utilizzando il mazzo da 40 carte oppure quello da 52, ma togliendo gli 8, i 9 e i 10 ed eventuali “matte” o jolly.
Se non hai modo di recuperare in osteria qualche buon compagno di gioco, puoi sempre usare le carte trevigiane per fare dei solitari, come:
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