Con il termine “solitario” si identifica qualsiasi gioco a cui partecipa un solo giocatore. Il Solitario con le carte è sicuramente il più famoso e diffuso tra questi, ma esistono anche altre varianti come il solitario della Bastiglia o il Mahjong a uno.
Come ogni gioco, il solitario si pone un obiettivo finale, il cui raggiungimento decreterà che il solitario è “riuscito”.
La “riuscita” del gioco è generalmente ottenuta tramite un esercizio di logica, memoria o matematica, ma talvolta la casualità stessa del gioco lascia alla fortuna buona parte del risultato finale.
Identificare un numero definitivo, o un elenco ufficiale dei solitari di carte, è un’impresa quasi impossibile. Le varianti di gioco variano da stato a stato, da regione a regione e anche da famiglia a famiglia non sono l’unico impedimento. Anche i nomi stessi dei solitari con le carte, altrettanto variabili, non facilitano il lavoro.
Tra i solitari classici con le carte, sicuramente i più famosi sono:
Approfondiamone qualcuno…
Solitario classico per eccellenza, Freecell si gioca con un mazzo da 40 o 52 carte (senza Jolly).
Per giocare è sufficiente possedere un tavolo da gioco relativamente spazioso, su cui si distribuiranno 8 colonne di carte scoperte: 4 colonne da 7 carte e 4 colonne da 6 carte. Bisogna immaginare di avere a disposizione altre 8 celle libere (free-cell = celle libere): 4 celle su cui si possono disporre liberamente le carte e 4 celle su cui posizionare le carte in ordine crescente, divise per seme.
L’obiettivo del gioco è utilizzare tutte le carte del mazzo, architettando stratagemmi logici per lo spostamento delle carte e/o delle file.
Il solitario Pyramid, o solitario piramide, è noto anche con il nome di King Tut o Tut’s Tomb.
Per iniziare a giocare, è necessario disporre sul tavolo una piramide di carte con una base di 5 carte coperte e un’ulteriore base di 6 carte scoperte finali.
Le carte rimanenti formeranno “il tallone”.
L’obiettivo del gioco è scartare tutte le carte presenti sia nella piramide che nel tallone; per farlo, bisogna sommarle di volta in volta tra loro per ottenere in totale 10.
Man mano che il gioco procede, potranno essere scoperte anche le altre carte della piramide divenute “libere”, ossia non coperte da nessun’altra carta.
Anche con le carte napoletane è possibile giocare a diversi solitari, tra cui:
Probabilmente il solitario con le carte napoletane più noto è però il solitario del nonno (o solitario del nonno Raffaele), che può però essere giocato anche con altre carte italiane o francesi (le stesse carte usate per giocare a scala 40).
Così come con le carte napoletane, è possibile sfruttare anche le carte siciliane per giocare al solitario.
Tra i tanti solitari con carte siciliane a cui potreste giocare citiamo:
Per aumentare le probabilità di vincere a solitario, è utile adottare alcune strategie e tattiche che ottimizzino il movimento delle carte e l’ordine di gioco. Ecco alcuni consigli pratici:
Prima di spostare una carta, valuta le possibili conseguenze dei tuoi movimenti. Cerca di prevedere come ogni azione influenzerà il layout complessivo delle carte. Pianificare in anticipo aiuta a evitare situazioni in cui le carte rimangono bloccate.
Le colonne vuote sono preziose perché forniscono spazio per manovrare altre carte. Cerca di liberare almeno una colonna il prima possibile.
Se possibile, sposta gli assi e le carte basse (come i 2 e i 3) alle basi. Queste carte bloccano altre carte se rimangono sul tavolo, quindi è utile liberarle subito.
Quando hai una scelta tra diverse carte da spostare, preferisci quelle delle colonne più lunghe. Questo perché liberare una colonna lunga può sbloccare più carte e creare nuove opportunità per i movimenti successivi.
Nel solitario, i re sono le uniche carte che possono occupare una colonna vuota. Prima di spostare un re su una colonna vuota, assicurati che sia la mossa migliore.Il solitario è un gioco di pazienza e strategia. Prenditi il tempo necessario per analizzare ogni mossa prima di farla. Spesso, il successo dipende dalla capacità di rimanere calmi e prendere decisioni ponderate.
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