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Solitario Canfield (o Solitario dispettoso)

Come sappiamo, il solitario è un gioco di carte “anomalo”, in quanto vi partecipa un solo giocatore. 

Tra i più classici solitari con le carte, troviamo anche il Solitario Canfield, conosciuto in Italia come “solitario dispettoso” o “Il Dispettoso”.

Scopriamo quindi di cosa si tratta e come si gioca!

Le origini del Solitario Canfield

Si narra che il Solitario Canfield sia nato al Club House di Saratoga Springs (New York), dove il signor Canfield, titolare della sala da gioco, era solito sfidare i propri clienti nel risolvere un difficile solitario di sua invenzione. 

Canfield vendeva un mazzo di carte a 50$ e per ogni carta che il giocatore riusciva a porre sulle basi, ne pagava 5; riusciva così in media a guadagnare 25 $ a partita.

Il primo riferimento al Solitario Canfield compare nel libro dell’autrice inglese Mary Whitmore Jones “Games of Patience for One or More Players”, che nel 1892 lo identifica come “Demon Patience”.

Perché il Solitario Canfield è detto “dispettoso”?

L’origine del nome “dispettoso” attribuito in italiano al Solitario Canfield non è certa, ma il nome potrebbe far riferimento al fatto che in questo solitario le sorti del gioco possono essere ribaltate in qualsiasi momento, generando così un certo senso di frustrazione in chi si cimenta nel risolverlo.

Come si gioca al Solitario Canfield?

Il Solitario Canfield richiede un mazzo standard di 52 carte francesi

Come in ogni solitario, la prima cosa da fare è il setup del tavolo da gioco, creando in questo caso: 

  • una riserva, mettendo la 1° carta del mazzo a faccia in su sul tavolo e le altre 12 carte a faccia in giù sopra di essa, formando un mazzo di riserva di 13 carte totali.
  • 4 basi o “pozzetti”, una per seme.

La carta successiva del mazzo viene posta a faccia in su e determina il seme di base delle quattro basi, che dovranno iniziare tutte con l’Asso e terminare con il Re dello stesso seme, in sequenza crescente.

  • Il tableau, distribuendo 4 carte a faccia in su in fila orizzontale accanto alla riserva. 
  • Un mazzo di scarto con le carte rimanenti.

L’obiettivo del gioco – e quindi l’unico modo per risolvere il Solitario Canfield – è completare i 4 pozzetti per i 4 seme di base (Fiori, Cuori, Denari e Picche) con tutte le carte – in ordine crescente – dall’Asso al Re.

È possibile spostare le carte all’interno del tableau in ordine decrescente e alternando i colori. 

Ad esempio, si può mettere un 9 di cuori su un 10 di picche.

Solo una carta alla volta può essere spostata dalla riserva al tableau, a meno che non si tratti di una sequenza ordinata.

Quando non ci sono più mosse disponibili, si prende una carta dal mazzo di scarto, ponendola a faccia in su accanto al mazzo.

La carta in cima allo scarto può quindi essere giocata nel tableau o posta nei pozzetti se possibile.

Man mano che le carte del tableau andranno a creare i 4 pozzetti finali, gli spazi vuoti creatisi potranno essere riempiti con qualsiasi carta dal mazzo di scarto, dalla riserva, o da un’altra colonna del tableau.

Cosa ne dici, ti sembra facile? 

Scoprirai che è molto più complesso degli altri solitari da pc, del classico solitario freecell o solitario spider.
Ti consigliamo quindi – prima di metterti alla prova con il complesso Solitario Canfield –  di allenarti giocando a carte online su Giochi Stars!

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