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Tarocchi: origine, significati e come farli anche con altre tipologie di carte da gioco

Ti sei mai fatto leggere le carte? 

Anche se non sei curioso di conoscere in anticipo la tua sorte e il prossimo futuro, sicuramente conoscerai i Tarocchi!

Non sono ovviamente considerabili delle carte da gioco, ma non potevamo non approfondire anche questo tema su Giochi Stars.

Vediamo quindi quali sono le caratteristiche di queste magiche carte divinatorie, ma anche come sostituirle con le altre tipologie di carte a noi ben più note!

I Tarocchi originali

L’origine dei Tarocchi non è certa, ma nascono molto probabilmente nel XV secolo come un elegante gioco di carte, destinato alle corti nobiliari del Nord Italia. 

I mazzi originali, conosciuti come Tarocchi Visconti-Sforza, erano delle vere e proprie opere d’arte in miniatura: rigorosamente decorati a mano e talvolta anche tramite foglia d’oro e pigmenti preziosi. 

Nonostante però la complessa arte manifatturiera, il “mazzo” dei Tarocchi era ed è composto da ben 78 carte, suddivise in 22 Arcani Maggiori e 56 Arcani Minori (di cui parleremo meglio tra poco), ognuno portavoce di simbolismi profondi, che riflettono archetipi universali, esperienze di vita e cammini spirituali.

Durante la lettura, gli Arcani Maggiori sono considerati i portavoce dei temi universali e profondi, spesso legati a cambiamenti significativi o a percorsi evolutivi nella vita, mentre gli Arcani Minori sono associati ad aspetti quotidiani e a situazioni pratiche di minor valore.

Le illustrazioni dei Tarocchi classici rappresentano per lo più personaggi in abiti medievali e/o rinascimentali, con chiari riferimenti all’alchimia, all’astrologia e alla filosofia ermetica. 

I colori, i gesti e i paesaggi sono tutti parte integrante dell’interpretazione; la bellezza visiva, unita alla potenza simbolica, è ciò che ha reso i Tarocchi così famosi e che li ha trasformati in strumenti di introspezione e conoscenza di sé, oltre che di predizione.

Ovviamente però – come accade per le carte da gioco – non esiste un unico tipo di Tarocchi…

I Tarocchi italiani

I Tarocchi sono tipicamente italiani e – ad eccezione dei Tarocchi francesi di Marsiglia – le varianti più diffuse sono:

  • Tarocchi Visconti-Sforza (già citati in precedenza)
  • Tarocchi Siciliani
  • Tarocchi di Bologna
  • Tarocchi Napoletani
  • Tarocchi Fiorentini
  • Tarocchi Romani
  • Tarocchi Sardi
  • Tarocchi di Milano

Ognuno rispecchia ovviamente le diverse tradizioni regionali e culturali, sia a livello estetico che nell’interpretazione delle singole carte.

Non tutti però possiedono un mazzo di Tarocchi, né soprattutto tutti sono in grado di leggerli correttamente…

Ecco quindi che l’ingegno collettivo fa sì che anche altre carte da gioco di dominio pubblico possano essere “adattate” per la divinazione e la previsione del futuro.

Tarocchi con carte da gioco: vediamo come usarle per fare i tarocchi 

Nonostante il mazzo classico dei Tarocchi sia quello originale e anche il più conosciuto per la cartomanzia, molte altre carte tradizionali italiane e francesi sono oggi utilizzate per letture intuitive e divinatorie.

Tarocchi con carte napoletane

Se usiamo le carte napoletane al posto dei Tarocchi, dovremmo considerare che:

  • Coppe → emozioni, relazioni
  • Denari → soldi, lavoro
  • Spade → conflitti, pensieri
  • Bastoni → azione, creatività

Per fare un esempio: il Tre di Coppe può rappresentare una riconciliazione, mentre l’Asso di Spade può indicare un confronto diretto o una verità che emerge con forza.

Tarocchi con carte siciliane 

Se usiamo invece le carte siciliane, ogni carta avrà un simbolismo legato alla vita quotidiana, all’amore o alla famiglia. Il Quattro di Bastoni, ad esempio, è associato alla casa e al riposo.

Tarocchi con carte da Briscola 

Anche le carte trevigiane da briscola (con coppe, denari, bastoni e spade) possono essere reinterpretate attraverso la cartomanzia: l’Asso di Denari ad esempio è spesso visto come un segnale di fortuna o guadagno in arrivo.

Tarocchi con carte francesi (Tarocchi con carte da Poker)

Il mazzo francese (cuori, quadri, fiori, picche) è spesso usato per le letture rapide, usando un approccio piuttosto intuitivo. 

I Cuori ci parleranno d’amore, i Quadri di finanze, i Fiori di crescita e comunicazione, e i Picche di difficoltà, mentre le 3 figure (Re, Donna, Fante) simboleggeranno specifiche persone, influenti nella vita del consultante.

Tarocchi con carte piacentine

Perfino le carte piacentine vengono utilizzate in letture intuitive, in cui i semi rappresentano quelle che un tempo erano le classi sociali (coppe = clero, bastoni = contadini, denari = mercanti e spade = soldati)

Ora che sappiamo che carte prendere, facciamo però un passo indietro, perché – come detto – leggere i Tarocchi non è affatto facile e non tutti sono in grado di farlo…

Cosa bisogna fare prima di leggere i Tarocchi?

Per ottenere una lettura chiara e centrata, ci sono alcuni passi fondamentali da seguire.

  1. Effettuare una “pulizia energetica” del mazzo – con incenso, salvia o semplicemente con l’intenzione.
  2. Pensare a una domanda precisa – una domanda aperta, la cui risposta non sia solo “sì” o “no”.
  3. Scegliere un ambiente silenzioso – per favorire l’introspezione e l’ascolto interiore.
  4. Creare una “connessione” con le carte – mescolandole mentre ci si concentra sulla domanda scelta.
  5. Scegliere “la stesa* – che può essere a tre carte, a croce celtica, ecc., in base al tipo di domanda.

*Termine utilizzato per indicare la disposizione delle carte durante una lettura.

Non possiamo ovviamente oggi analizzare il significato di tutte le 78 carte (che assumono ulteriori significati se associate tra loro), ma per lo meno citiamo le 2 più famose!

Qual è la carta più potente dei Tarocchi?

La carta più potente dei Tarocchi è spesso considerata Il Matto (0 o 22). Rappresenta l’inizio del viaggio spirituale, la libertà assoluta, la fede cieca e il potenziale illimitato. È la carta dell’anima che si getta nel mondo con fiducia, ignara dei pericoli, ma piena di possibilità.

Qual è la carta più negativa dei Tarocchi?

Tra le carte più temute c’è sicuramente Il Diavolo (XV): carta che simboleggia schiavitù, dipendenze, materialismo e ossessioni. 

A parte questi 2 estremi, abbiamo detto finora che le carte sono però in tutto 78, ma ti sarà sicuramente capitato di sentir parlare invece dei 12 Tarocchi… come mai?

Quali sono i 12 Tarocchi?

Il riferimento ai “12 Tarocchi” indica generalmente una selezione tra gli Arcani Maggiori più “famosi”, che include il Matto, il Bagatto (Il Mago), la Papessa, l’Imperatrice, l’Imperatore, il Papa, gli Amanti, il Carro, la Giustizia, l’Eremita, la Ruota della Fortuna e la Forza.

Nonostante il mondo dei Tarocchi sia molto vasto, oggi ci fermiamo qui, perché noi ci limitiamo a giocare a carte nella vita e lasciamo alle cartomanti il complesso dono della divinazione.Concludiamo solo dicendo che i Tarocchi non sono considerati solo un mezzo per predire il futuro, ma uno specchio dell’anima: le carte non ti dicono cosa accadrà, ma ti aiutano a capire chi sei ora e dove puoi andare.

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