Esistono molti solitari con le carte, ma nessuno è famoso come il Freecell, neanche il gioco della piramide può reggere il confronto.
Il gioco solitario Freecell nasce nel 1978 per opera di Paul Alfille, che programma la prima versione computerizzata del gioco, mentre lavora all’Università dell’Illinois.
Si tratta di una variante del Baker’s Game, preesistente solitario con le carte, dal quale differisce principalmente per il fatto che le carte nel Freecell si costruiscono per colore alternato invece che per seme.
Quest’unica variante rende il Freecell un solitario di carte più semplice rispetto al precedente Baker’s Game; esiste ad oggi infatti una sola partita considerata irrisolvibile ed è la numero 11982 (ancora reperibile online nel caso tu voglia provare).
Freecell è un gioco di carte da fare da soli (un solitario appunto), pensato principalmente per giocare online o sul proprio pc; deve la sua fama al fatto che Microsoft lo scelse come gioco da inserire nel blocco del proprio sistema operativo.
Abbiamo già parlato di come si gioca a solitario con le carte, ma ogni gioco ha le proprie regole.
Giocare a Freecell è semplice: non servono più giocatori perché è un gioco solitario, serve solamente un mazzo di carte.
Preferibilmente si utilizza un mazzo da 52 pezzi (senza jolly), ma è possibile giocare anche con un mazzo da 40 carte apportando alcune accortezze*.
Nel solitario Freecell sono importanti sia il seme che il valore delle carte, che va, in ordine crescente, dall’Asso al Re.
Per iniziare il solitario si distribuiscono 8 carte scoperte sul tavolo, ognuna delle quali sarà l’incipit di una colonna, composta da 6 o 7 carte.
La parte fondamentale del gioco (da cui il nome “free-cell”) è pensare di avere quindi a disposizione delle celle libere: 4 su cui poter posizionare delle carte, e 4 su cui raccogliere le carte per seme in ordine crescente (basi) e vincere la partita.
Le prime 4 celle libere fungono da “sosta momentanea” ed il giocatore del solitario può posizionarvi qualsiasi carta; quando invece -al contrario- si muove una carta da una cella libera sul tavolo di gioco la si può posizionare solamente in una colonna rimasta vuota oppure a proseguire la scala in una colonna esistente, terminante per il colore opposto e con il numero che la precede (es. 2 di cuori può essere seguito da 3 di picche).
Come dicevamo infatti, le regole del Freecell prevedono che non si possano affiancare due carte dello stesso colore.
Anche spostare le carte finali da una colonna/scala all’altra è possibile, nel caso dell’Asso anche verso una colonna vuota.
Lo scopo del gioco è trasferire tutte le carte sulle 4 basi, divise in base ai 4 semi ed impilandole in ordine crescente (dall’Asso al Re), senza lasciare quindi nessuna carta sul tavolo.
* È possibile distribuendo sul tavolo 7 file di carte invece di 8 (5 file di 6 carte e 2 file di 5); le regole di gioco -per il resto- sono le stesse.
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