Il tressette è uno dei giochi di carte più popolari della tradizione italiana; grazie al suo grande apprezzamento e diffusione, le varianti esistenti sono tantissime.
Una delle più interessanti e conosciute e il così detto “Tressette con morto”: in questo articolo scopriremo quali sono le sue regole e in cosa si differenzia dal Tressette standard.
Prima di parlare del funzionamento del tressette con morto è meglio fare una piccola digressione sulle regole che contraddistinguono la versione classica di questo gioco di carte.
Il tressette standard, per essere giocato, richiede 4 giocatori divisi in 2 squadre e un mazzo di carte da 40 pezzi.
Dopo aver creato le squadre, di norma inizia il gioco chi ha la carta con il numero 4 in mano: dopo che avrà fatto la sua mossa, tutti gli altri partecipanti, seguendo il senso orario, dovranno giocare una carta dello stesso seme, detto palo.
Il gioco si svolgerà seguendo dei turni in cui viene giocata una carta e la presa si effettua quando viene messa sul tavolo la carta del palo scelto col valore più alto.
Durante la partita si seguono dei turni, in cui ogni giocatore gioca una carta e, qualora non si possedesse una parta del palo giocato (ovvero si ha in mano un piombo), si potrà giocare qualsiasi altra carta, ma senza avere il diritto di presa.
Al termine della mano si calcola il punteggio di ciascuna squadra sulla base delle carte prese e lo si somma ai punteggi realizzati nelle eventuali mani precedenti e vince chi arriva prima a 41.
Nella sua variante con morto, il tressette viene giocato a 3, mentre il morto altri non è che il compagno inesistente del mazziere.
Il morto riceve le carte proprio come se fosse un giocatore reale; dopo che il primo giocatore di mano ha giocato la sua prima carta, quelle del morto verranno scoperte e giocate, al turno giusto, dal mazziere.
Tutte le altre regole restano invariate.
Sostanzialmente, si tratta di un’ottima soluzione quando non si hanno i numeri disponibili per una partita a tressette classico, ma non si vuole rinunciare a un po’ di sano divertimento.
Dato che il tressette è il gioco di carte che ha, forse, più varianti, vediamo di presentarvi altre 2 variazioni sul tema.
Il tressette a 2, in sostanza, segue le stesse regole di quello a 4 con delle minuscole differenze:
Il tressette a perdere è conosciuto come “Traversone”, “Rovescino”, “Ciapa no”, o “Vinci ma Perdi” ed è una delle varianti più diffuse in Italia.
Quello che cambia è lo scopo del gioco: vince, infatti, chi ha totalizzato il minor numero di punti possibili. In più, può essere giocato anche con l’eliminazione: chi totalizza un certo numero di punti viene squalificato e il vincitore sarà l’ultimo a rimanere in gara.