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Carte Lombarde tra Milano, Bergamo e Brescia

Quando pensiamo alle “carte lombarde” spesso la prima cosa che ci viene in mente sono le “carte milanesi”, come se i due termini fossero sinonimi, ma non è così!

Sappiamo bene ormai che esistono tantissime tipologie di carte da gioco nel mondo e che addirittura ogni regione italiana ha finito per sviluppare varianti autoctone di giochi, regole e design.

Abbiamo quindi ritenuto doveroso un chiarimento per quanto riguarda le carte da gioco lombarde: per evitare fraintendimenti e invitare il giocatore a utilizzare sempre le terminologie corrette, nonché per fare un po’ di storia.

Ma prendiamola alla larga…

Le carte da gioco del Nord Italia

Oggi possiamo affermare che le carte da gioco più diffuse nel nostro Paese comprendono principalmente carte italiane, spagnole e francesi.

Le carte più diffuse in tutta l’Italia settentrionale – e quindi non solo in Lombardia – di stampo italiano comprendono oggi le carte bergamasche, le bresciane, le bolognesi, le trevisane, le trentine, le triestine. 

Tra quelle invece di “tipo spagnolo” troviamo le piacentine, mentre a quelle francesi appartengono le carte genovesi, piemontesi e milanesi. 

Alla tipologia tedesca appartengono infine le carte di Bolzano e dell’Alto Adige.

Concentrandoci quindi sulla sola Lombardia, che include – tra le altre città – anche le sopra citate di Milano, Brescia e Bergamo, risulta quindi evidente come le carte da gioco lombarde rappresentino un insieme, che racchiude al suo interno diversi sottoinsiemi.

Le lombarde includono infatti 4 delle più note note varianti di carte da gioco del nord Italia:

  • le carte Milanesi
  • le carte Bergamasche
  • le carte Bresciane

Vediamole in sintesi una ad una…

Carte lombarde milanesi

Le carte milanesi sono carte da gioco a seme francese (♠️picche, ♣️fiori, ♦️quadri e ♥️cuori) e ogni mazzo è composto di 40 carte, in cui ogni seme include 3 figure (il re, la donna e il fante), che sono caratterizzati da illustrazioni molto dettagliate e rappresentate in modo doppio e speculare.

Per saperne di più sulle carte milanesi e sulle loro origini, legate alla corte dei Visconti, leggi l’articolo completo sulle QUI.

Carte lombarde bergamasche

Le carte bergamasche rispettano invece le caratteristiche proprie delle cosiddette “carte italiane”.

Il mazzo bergamasco è infatti formato da 40 carte, divise nei 4 semi: denari (o “ori”), bastoni, coppe e spade. 

Le 3 immancabili figure di ciascun seme (il fante, il cavaliere e il re), vengono rappresentate in modo speculare e di taglio, leggermente inclinate. 

Tra le carte più rappresentative sicuramente non si possono non citare l’asso di bastoni, spade e coppe, che rispettivamente rappresentano:

  • una mano, che sorregge un asta, decorata con un cartiglio su cui è riportata la scritta “Vincerai”;
  • una mano, che sorregge una spada all’interno di una corona, tra decori floreali;
  • una fontana con un putto bendato, detto in dialetto “bòcia” (il ragazzo), “pisa lòbia” o “pisì

Carte lombarde bresciane

Le carte da gioco bresciane sono anch’esse carte tipicamente di stampo italiano, ma hanno origini forse più antiche delle precedenti, derivando molto probabilmente dalle carte trevigiane, con influssi dei mazzi di origine araba.

Ciò che differenzia maggiormente le carte bresciane dalle vicine bergamasche è che il mazzo bresciano è stampato soltanto nella versione da 52 carte e che presenta le figure frontalmente e intere, invece che speculari.

Le carte numerali vanno infatti da 1 a 10 e il fante, il cavaliere e il re corrispondono quindi in questo caso a 11, 12 e 13.

A differenza delle carte milanesi, le figure hanno un’iconografia molto semplice, con decori puramente geometrici e colori accesi.

La carta bresciana più rappresentativa è il fante di coppe, in cui è presente un cane bianco, al fianco della gamba dell’uomo, che viene quindi detto in dialetto “fant cagnì” o “fant gòp”, a causa in questo caso del mantello, che lo fa sembrare gobbo.

Insomma, come abbiamo sempre detto, le carte da gioco rappresentano uno specchio della cultura italiana e la rivalità tra Bergamo e Brescia non poteva che generare 2 mazzi da gioco distinti!

Giocare con le carte lombarde

Tra i giochi di carte più diffusi in Lombardia e che impiegano quindi una di queste 3 carte da gioco lombarde sicuramente troviamo:

  • la Scopa con le carte da scopa lombarde (ossia le carte bergamasche);
  • la Marianna (con le carte milanesi);
  • il Ciapanò (con le carte milanesi);
  • la Margì (con le carte bergamasche);
  • il “Cotècc” (una variante lombarda del Tressette a 5, con le carte bergamasche);
  • la Cicera bigia o biccera (con le carte bresciane).

In ogni caso le carte lombarde sono molto versatili e – come spesso accade – non vietano ovviamente di giocare anche a giochi più classici, come Burraco, Scopone e Briscola.

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