Come ormai sappiamo: paese che vai, carte da gioco che trovi!
Anche in Trentino le carte da gioco hanno la loro veste ad hoc, derivante dalle carte trevisane, ma con le dovute differenze.
Queste carte regionali sono infatti molto antiche: un mazzo di carte trentine del ‘500 è addirittura custodito a Oxford, presso la Bodleian Library!
Dal ‘500 ad oggi ovviamente l’iconografia delle carte trentine è cambiata, ma nonostante ciò, ancora oggi le carte trentine si differenziano da tutte le altre…
Dopo l’annessione delle province di Trento e Bolzano al Regno d’Italia, sui mazzi di carte trentine fu introdotto – ad esempio – il bollo di Stato. Questo simbolo serviva come garanzia che il mazzo era prodotto secondo le norme e tassato correttamente. Anche oggi, nei mazzi tradizionali, il bollo è presente, ma solo come elemento decorativo.
Il mazzo di carte trentine comprende 40 carte, divise – come sempre – in 4 semi, ognuno dei quali comprendente 10 carte: le numerali, che vanno dall’asso al 7, e le “carte vestite” (ossia le 3 figure).
Nelle carte trentine più moderne, le carte numerali sono più semplici rispetto alle versioni storiche. In passato, erano riccamente decorate con motivi floreali o geometrici, ma con il tempo si è preferito optare per un design più essenziale.
Una modifica interessante apportata nel tempo riguarda anche le spade (o bastoni), che nelle versioni più antiche erano rappresentate con punte affilate, mentre oggi il disegno è più arrotondato e stilizzato.
A differenza di altre carte regionali italiane, le coppe nelle carte trentine hanno infine un coperchio, un dettaglio unico che ne sottolinea la tradizione e l’originalità.
Ma passiamo ai semi…
I 4 semi delle carte trentine sono:
Quello che però caratterizza le carte trentine non è la scelta dei semi, già visti in altre versioni, bensì la stilizzazione dei simboli e lo stile illustrativo delle carte vestite.
Le 3 figure, presenti in ogni seme, sono il fante, il cavaliere e il re e si distinguono soprattutto per alcune scelte stilistiche come ad esempio il fatto che:
* Tra questi è caratteristico il fante di coppe, che è rappresentato accompagnato da un cane. Il dettaglio è un richiamo alle carte bresciane, ma in Trentino il disegno è stato reinterpretato in base allo stile locale.
Le carte trentine sono perfette per giocare sia a Briscola che a Scopa o a Tressette, ma nelle valli della provincia di Trento il gioco di carte per eccellenza è il Dobellone, noto anche come “Dobelon” (2 bello)!
Questo antico gioco può essere considerato come una variante locale della più nota Scopa, ma assomiglia anche a un altro gioco di carte Veneto: lo “Scarabocion”.
Per giocare si usava originariamente un mazzo da 52 carte, distribuendo 12 carte a ciascuno dei 4 giocatori necessari, mettendo le 4 restanti scoperte, al centro del tavolo.
Il gioco procede come nell’asso pigliatutto, ma con qualche differenza:
Se prima di passare al Dobellone vuoi però fare un’altra bella partita alla classica Scopa che non stanca mai, oppure a Scopone o a Briscola, inizia subito una nuova partita su Giochi Stars!
Giochi STARS è un marchio Pantomedia S.r.l.