Se sei qui, è probabile che tu stia cercando di capire cosa sia il “rimpiattino” e cosa significhi. È un gioco da fare all’aria aperta? È un gioco di carte? Si gioca da soli o in compagnia?
A queste e altre domande cercheremo di rispondere in questo articolo, facendo chiarezza su questo intrigante termine, esplorando il suo significato, le regole del gioco a cui fa riferimento e le origini di questa affascinante pratica ludica.
Rimpiattino /rim·piat·tì·no/ – sostantivo maschile
s. m. [der. di rimpiattare]. – Nell’espressione fare, giocare a r., gioco di fanciulli, uno dei quali deve ricercare gli altri che si sono nascosti e catturarli simbolicamente raggiungendo per primo la tana (o casa) ogni volta che ne trova uno; il primo giocatore catturato prende il posto del cacciatore al termine della caccia se l’ultimo dei suoi compagni, raggiungendo la tana prima del cacciatore, non riesce a liberarli tutti; lo svolgimento del gioco può presentare alcune varianti. Fuori di Toscana, si dice più spesso nascondino o nascondarella.
Fonte: www.treccani.it
Il rimpiattino, anche detto nasconderella o più comunemente nascondino, è un gioco tradizionale, che si gioca in gruppi, all’aperto o al chiuso.
Deriva dal verbo rimpiattare, sinonimo del verbo nascondere.
Il gioco del nascondino, noto anche – come dicevamo – come “rimpiattino” o talvolta “bric e brac” in alcune regioni italiane, ha origini antiche e si è evoluto nel corso del tempo.
Le sue radici possono essere fatte risalire all’antica Grecia, dove un gioco simile era chiamato “apodidraskinda” (dal greco dialettale apodrason-skaso-kripdo = fuggire scappare nascondersi).
Tuttavia, la forma moderna del nascondino, che anche noi conosciamo, pone le sue radici nel XVII secolo, quando divenne popolare in Francia così come in molte altre parti d’Europa.
Nel nascondino (rimpiattino) tradizionale, un giocatore è incaricato di coprire i propri occhi e contare mentre gli altri partecipanti cercano di nascondersi.
Dopo aver terminato il conteggio, il giocatore cerca gli altri partecipanti, e l’obiettivo degli altri giocatori è raggiungere una base prestabilita (tana) senza essere scoperti.
Quando un giocatore viene scoperto, spesso diventa il cercatore della successiva partita.
Il gioco, attraversando varie epoche e culture, ha assunto nomi diversi a seconda delle regioni ed è diventato un passatempo sempre più popolare in molte aree del mondo. Il gioco del nascondino ha infatti la capacità di coinvolgere giocatori di tutte le età ed è diventato un classico gioco da praticare all’aperto.
Nel corso del tempo, il nascondino ha anche dato vita a varianti e reinterpretazioni, sia all’interno di altri giochi che in forme più strutturate.
Le sue origini umili lo rendono infatti un tesoro ludico intramontabile, che continua a portare gioia a generazioni di giocatori di ogni età.
Tra le varianti più note del nascondino citiamo quindi: “rimpiattino” e “sardina”.
Il termine “rimpiattino” deriverebbe dal fatto che il giocatore perdente in un turno va automaticamente a rimpiazzare il cercatore nel turno successivo; per questo motivo viene anche chiamato nascondino-prendi, in contrapposizione al tradizionale nascondino(-vedi).
L’origine del termine deriverebbe dal fatto che, al termine del turno, i giocatori sono tutti nascosti in un unico luogo e quindi stretti come sardine, oppure dal fatto che, passando molto tempo, l’ultimo giocatore perdente diventerà la cosiddetta “sardina lezza“. In questa versione infatti tutti i giocatori contano e solamente uno si nasconde. Terminata la conta, ogni singolo giocatore inizia la ricerca del giocatore scomparso e, una volta individuato, è tenuto a nascondersi insieme a quest’ultimo, senza farsi scoprire dal resto del gruppo. L’ultimo a scoprire il nascondiglio perde la partita, e deve quindi nascondersi per primo nel turno successivo.
Esistono però anche altri giochi chiamati “rimpiattino” e sono dei giochi di carte!
Il rimpiattino o cercarello è – ad esempio – un gioco di ruolo con le carte, mentre il rimpiattino è un solitario, ed è proprio di questo che parleremo…
Il rimpiattino solitario, anche detto solitario Lacune, si gioca con un mazzo di 40 carte italiane, disponendo 4 file di carte coperte (9 carte ciascuna).
I 4 assi vengono posti, a propria discrezione, alla sinistra di ogni fila ad indicare il seme dominante.
Ogni carta pescata dalla riserva (o mazzetto) va quindi posta nella giusta colonna per valore (es. se prendete un 3 contate 3 posti da sinistra a destra di una fila, rispettando il seme indicato dall’asso).
La carta così sostituita rimane quindi in mano al giocatore e la dinamica procede fino al totale completamento delle carte in gioco.
Se ogni carta va al proprio posto, seguendo il criterio detto, il solitario è riuscito.
Esistono molte varianti del solitario rimpiattino e la sua versione con 40 carte è anche comunemente chiamata Buchi.
Esiste anche una versione del solitario rimpiattino online (spesso fatta con carte napoletane, come da tradizione tipica dell’Italia centro-meridionale), che è anche detta SOLITARIO DEI QUATTRO RE.
Insomma, sei un amante dei giochi all’aria aperta, oppure ami giocare a carte in versione solitario o in compagnia? Se ami i giochi di carte, puoi dilettarti online su Giochi Stars!
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