Le carte da gioco hanno una lunga storia dietro di sé e ogni regione offre la propria versione, con tradizioni uniche.
Nel cuore del Mediterraneo, le carte siciliane emergono come una testimonianza affascinante della ricca cultura dell’isola. In questo articolo, esploreremo le carte da gioco siciliane, il loro significato intrinseco e i giochi con le carte siciliane.
Le carte da gioco siciliane rappresentano uno dei tipi più popolari e amati di carte in Italia.
Appartengono al gruppo dei semi latini; in particolare, vengono classificate tra i semi spagnoli, caratterizzati dal disegno chiaro e lineare che, pur essendo molto decorato, risulta meno barocco rispetto ad altre carte regionali.
Per molti aspetti ricordano le carte spagnole, non solo esteticamente: ad esempio anche qui la donna prende il posto del fante. Il re di denari è detto anche matta ed ha un ruolo particolare in giochi come il sette e mezzo e il cucù.
Per quanto riguarda i semi, nelle carte siciliane i bastoni vengono comunemente chiamati mazze, e i denari oro o aremi, in dialetto siciliano.
Ma come sono le carte siciliane?
Come dimensioni sono più piccole rispetto ad altre carte regionali, le figure (come abbiamo visto poco fa) meno elaborate, ma appaiono su diverse carte da gioco disegni supplementari di figure umane, animali e oggetti popolari.
Il mazzo è uno classico mazzo da 40 carte e le figure sono raffigurate intere.
Ogni seme e ogni figura raccontano storie antiche e leggende, che si intrecciano con la ricca storia dell’isola siciliana. Esse portano con sé un significato profondo che va al di là del semplice divertimento dei giochi di carte.
Di seguito ti raccontiamo qualche esempio.
Le carte siciliane presentano numerose analogie con quelle arabe, ed in particolare con le carte che i Mamelucchi Egiziani introdussero in Spagna già nel 1300.
Ritroviamo l’influsso arabo nella figura del cavaliere, raffigurato a dorso di un cavallo grigio, riferimento sia alla tradizione cristiana (l’ingresso di Cristo a Gerusalemme) che a quella islamica (gli sceicchi entravano nelle città dominate cavalcando un asino).
Inoltre in dialetto sicialiano la carta viene definita Sceccu o Sciccareddu, termine che ha la stessa origine della parola “sceicco”.
Parlando di “volti noti”, forse non sai che nei primi mazzi di carte siciliane veniva raffigurato Giuseppe Garibaldi, patriota e generale italiano dell’’800, in sella al cavallo di spade o bastoni. Uno dei quattro re veniva invece raffigurato con le sembianze di Re Vittorio Emanuele II, il primo Re del Regno d’Italia.
Questo dimostra come le carte siciliane, attraverso i loro semi e le loro figure, hanno sempre trasmesso un significato simbolico, capace di riflettersi nella vita quotidiana.
I giochi con le carte siciliane sono una forma di intrattenimento intrisa di tradizione. Dalla Scopa alla Briscola, questi giochi portano con sé tutto il calore delle riunioni familiari e la gioia della competizione amichevole.
Scoprire o riscoprire questi giochi è un modo unico per connettersi con la cultura siciliana e immergersi nelle tradizioni italiane che le carte portano con sé.
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