Tressette
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Le Regole del TRESSETTE

Il Tressette è un gioco di carte di origine italiana, molto diffuso e praticato, che prevede diverse varianti regionali (e nazionali). La presenza all’estero del gioco sembrerebbe per lo più legata alla dominazione italiana, o alla presenza d’immigrati nostrani (Croazia, Slovenia, …).

Il nome del gioco Tressette non è chiaro e sembrerebbe legato al valore attribuito alle carte inizialmente. Cioè il fatto che i sette valessero 1/3 di punto e che quindi 3 indicasse la carta gerarchicamente più alta e 7 quella più bassa. In seguito il regolamento venne mutato fino all’attuale impostazione.

Regole del gioco

Si gioca con un mazzo di 40 carte italiane tradizionali. I giocatori possono selezionare il tipo di carte (napoletane, piacentine, …).

Il valore delle carte

Ai fini delle prese, il valore delle carte è il seguente: Tre, Due, Asso, Re, Cavallo, Fante, 7, 6, 5, 4, 3, 2.

Termini

smazzata: la fase di gioco che inizia con la distribuzione delle carte e si conclude con il conteggio dei punti;
giocata: la fase in cui un giocatore poggia una carta scoperta sul tavolo;
mano: la fase di una smazzata in cui tutti i giocatori al tavolo effettuano una giocata;
partita: la fase di gioco composta da una o più smazzate;
onori: l'Asso, il Due ed il Tre ovvero le carte con maggior valore di presa.

Designazione del mazziere

Il mazziere è il giocatore da cui parte la distribuzione delle carte.
Quando il gioco ha inizio, il giocatore che ha in mano il 4 di denari è il mazziere.
Ad ogni fine smazzata, anche nel caso di gioco composto da più partite tra stessi giocatori, il mazziere gira in senso antiorario e cioè il prossimo mazziere sarà quello seduto alla destra del mazziere precedente.

Distribuzione delle carte

Il sistema mescola le carte e ne da 10 a ogni giocatore, in senso antiorario, partendo dal giocatore alla destra del mazziere distribuendole a gruppi di 5.

Nelle partite in coppia, qualora al termine della distribuzione uno dei giocatori non possegga almeno un punto (formato da 3 figure) oppure un onore (ovvero un asso, un 2 o un 3), il mazziere deve riprendere le carte e procedere con una nuova distribuzione.

Gioco della carta

Inizia a giocare Il primo giocatore attivo alla destra del mazziere. Nelle mani successive alla prima, il giocatore di mano è quello che ha fatto la presa.
Ogni giocatore, partendo dal giocatore di mano e proseguendo in senso antiorario, pone sul tavolo una carta scoperta.
La carta giocata dal giocatore di mano determina il seme di mano anche chiamato palo.
Si aggiudica la mano chi gioca la carta più alta nel seme di mano ovvero al palo.
Esiste quindi l'obbligo di giocare rispondendo al seme di mano, a meno che non si possiedano carte di tale seme (ovvero si è piombi al palo).
Il giocatore che si aggiudica la mano prende tutte le carte sul tavolo; nella variante a due giocatori sarà quindi lui il primo a prendere la prima carta dal mazzo mostrandola, seguito dal suo avversario e sarà lui il primo ad aprire la mano successiva e quindi a decidere il nuovo seme di mano.

Conclusione della smazzata

La smazzata consiste in una sequenza di diverse mani che si concludono con l'esaurimento delle carte in mano.

Punteggi

Al termine di ogni smazzata si calcolano i punti di ciascuna coppia o giocatore. Chi ha fatto l'ultima presa si aggiudica 1 punto, quindi si attribuisce il seguente valore alle carte prese:

  • ogni Asso vale 1 punto;
  • ogni Tre, Due, Re, Cavallo e Fante vale 1/3 di punto;
  • le altre carte valgono 0 punti.

La somma dei punti viene sempre arrotondata per difetto. Se, ad esempio, un giocatore avesse totalizzato 7 punti + 1/3 di punto il suo punteggio sarebbe di 7 punti. Il totale dei punti di una smazzata è pari a 11. Prestate attenzione al fatto che l'asso è, ai fini del punteggio, la carta di maggior valore ma che, hai fini della presa, il tre e il due valgono più dell'asso.

Conclusione della partita

Stabilito il numero di punti da raggiungere in una partita, vince il giocatore o la coppia che ha totalizzato al termine dell'ultima smazzata un punteggio complessivo uguale o superiore a tale limite.

Parità

In caso di parità verrà giocata un'altra smazzata e si aggiudicherà l'incontro chi farà più punti.
In caso di ulteriore parità si proseguirà con altre smazzate sino a che non sarà possibile determinare un vincitore o qualora uno dei giocatori non termini il proprio tempo di sfida.


Varianti

Nel tresette, le partite uno contro uno si chiamano spizzichino. Questo nome è dovuto al fatto che in una smazzata si distribuiscono 10 carte a giocatore lasciandone 20 nel mazzo, dopo ogni mano ciascun giocatore pescherà una carta dal mazzo mostrandola all'altro giocatore.

Nella variante con chiamata fuori la partita termina nell'istante stesso in cui una squadra raggiunge il punteggio prefissato, anche se la mano non è ancora conclusa. Questa regola impedisce un'eventuale rimonta della squadra in svantaggio ed evita quindi che la partita si concluda con entrambe le squadre aventi un punteggio superiore a quello richiesto.

La variante con accusi, prevede la possibilità di ottenere dei punti aggiuntivi rispetto agli 11 del mazzo nel caso in cui un giocatore abbia in mano una particolare combinazione di carte.

In dettaglio:

  • il bongioco (o buon gioco) ovvero un tris di assi, di due oppure di tre. Il palo del carico che manca viene chiamato "fagliante".
    Tale combinazione vale tre punti; nel caso di quattro carte uguali il bongioco vale quattro punti.
  • la napoli (o napoletana) ovvero la combinazione di asso, due e tre dello stesso seme, e vale tre punti.

Nel gioco è consentita un'accusa multipla, ossia la dichiarazione contemporanea di più bongiochi o napoli. In questo caso i punti guadagnati sono pari alla somma dei punti delle singole accuse.
Nel caso di partita uno contro uno, essendo prevista la presa delle carte dal tallone, è possibile che gli accusi vengano effettuati anche durante la smazzata man mano che le carte vengono giocate. Nel caso in cui sia stato dichiarato un bongioco del valore di tre punti (fagliante), una successiva giocata della carta mancante (avendo ancora in mano le carte che comportano l'accusa di un bongioco) vale solo un punto: in altre parole i due bongioco faglianti dichiarati vengono valutati come un solo bongioco completo di quattro punti.
I Bongiochi o le Napoletane vengono accusati in automatico dal sistema. In particolare:

  • sui tavoli singoli accusa in automatico i bongiochi o le napoli quando si effettua la giocata di una delle carte che fanno parte dell'accusa.
  • sui tavoli a coppie accusa in automatico i bongiochi o le napoli alla prima mano quando si è di mano.

NB: i punti delle accuse non vengono assegnati se la squadra che accusa non ha effettuato alcuna presa anche se parziale di punti (es: 1/3 oppure 2/3 di punto)

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